
Quante volte, magari parlando con un amico o sfogliando un volantino di elettrodomestici, ti sei chiesto: "Ma conviene davvero passare dai fornelli a gas a un piano cottura a induzione?"
È una domanda che si fanno in tanti, soprattutto oggi. Le bollette incidono sempre di più sul bilancio familiare, la sicurezza domestica è una priorità per chi ha bambini, e c'è una crescente sensibilità verso l'ambiente. Ma oltre alla moda o alle promesse pubblicitarie, cosa dice davvero il confronto tra gas e induzione? Qual è la scelta più conveniente, e soprattutto: in quali casi vale la pena fare il salto?
Proviamo a mettere ordine, punto per punto.
Uno dei motivi principali per cui si considera l'induzione è l'efficienza. Ma cosa significa davvero?
Il piano a induzione non scalda l'aria intorno, né se stesso: genera un campo magnetico che attiva direttamente la pentola, trasferendo il calore esattamente dove serve. Il risultato? Fino al 90% dell'energia utilizzata viene effettivamente usata per cucinare. E i tempi si accorciano: l'acqua bolle in meno di metà tempo rispetto al gas.
Il gas, invece, funziona in modo molto più "dispersivo". Solo il 50-65% del calore finisce nella pentola. Il resto si perde, spesso inutilmente, nell'ambiente. E chi cucina spesso lo sa: quel calore si sente tutto... soprattutto d'estate.
Qui bisogna essere onesti: dipende dalle abitudini di consumo e dalla composizione della bolletta.
Facciamo un esempio pratico su base annua, per una famiglia che cucina regolarmente.
Con l'induzione:
Con il gas:
Già così, la differenza è evidente: l'induzione permette un risparmio anche del 30% solo sulla cucina.
Ma se hai un impianto fotovoltaico o stai pensando di installarlo, la bilancia pende ancora di più verso l'induzione: puoi cucinare praticamente a costo zero, sfruttando l'energia del sole.
Non è tutto oro quello che luccica, è vero. Prima di passare all'induzione, è bene sapere che:
Quindi è importante valutare tutto nel complesso, non solo i consumi.
Il gas, da questo punto di vista, è più "immediato": non richiede modifiche all'impianto e funziona con qualsiasi pentola.
Per molte famiglie, la sicurezza è un argomento centrale.
L'induzione è indubbiamente più sicura. Non c'è fiamma viva, non ci sono emissioni, e il piano si raffredda molto velocemente dopo l'uso. In più, molti modelli hanno blocchi di sicurezza per i bambini e si spengono automaticamente se la pentola viene rimossa.
Il gas, invece, richiede maggiore attenzione. Le fiamme sono sempre un rischio, soprattutto in presenza di bambini o in case dove si cucina tanto. Ci sono anche potenziali pericoli legati a fughe, perdite o accumulo di CO₂, specie in ambienti poco ventilati.
Dal punto di vista ambientale, non ci sono dubbi.
Il gas naturale, pur essendo una fonte relativamente pulita, produce circa 2 kg di CO₂ per ogni metro cubo consumato. Cucinare a gas, quindi, comporta inevitabilmente un'impronta carbonica.
L'induzione, se alimentata da energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (come il fotovoltaico), può essere quasi a impatto zero. Non solo: abbandonare il gas significa anche ridurre il rischio di emissioni inquinanti all'interno delle mura domestiche.
Qui arriviamo a uno degli aspetti più importanti: il vero risparmio arriva se puoi eliminare del tutto il gas in casa.
Se lo usi solo per cucinare, passare all'induzione ti consente di chiudere il contratto del gas. E questo significa:
In questo scenario, il passaggio all'induzione è davvero vantaggioso su tutti i fronti: economico, pratico, ambientale e di sicurezza.
Se però in casa il gas viene ancora usato per il riscaldamento o l'acqua calda sanitaria, il discorso cambia.
In questi casi, mantenere l'impianto attivo solo per i fornelli non giustifica del tutto la spesa per passare all'induzione. I vantaggi ci sono, ma rischiano di essere annullati dai costi di modifica e dalla necessità di aumentare la potenza elettrica.
Non esiste una risposta valida per tutti, ma ci sono delle indicazioni chiare:
Hai dubbi? Ti piacerebbe fare un confronto tra le opzioni disponibili per capire cosa conviene davvero, in base alla tua casa e alle tue abitudini?
Siamo qui per aiutarti. Con un po' di chiarezza e qualche dato alla mano, la scelta giusta si fa da sola.
Impatto ambientale: quale delle due inquina meno?
Dal punto di vista ambientale, non ci sono dubbi.
Il gas naturale, pur essendo una fonte relativamente pulita, produce circa 2 kg di CO₂ per ogni metro cubo consumato.
Cucinare a gas, quindi, comporta inevitabilmente un’impronta carbonica.
L’induzione, se alimentata da energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (come il fotovoltaico), può essere quasi a impatto zero.
Non solo: abbandonare il gas significa anche ridurre il rischio di emissioni inquinanti all’interno delle mura domestiche.
Il vero punto: conviene davvero se puoi dire addio al gas
Qui arriviamo a uno degli aspetti più importanti: il vero risparmio arriva se puoi eliminare del tutto il gas in casa.
Se lo usi solo per cucinare, passare all’induzione ti consente di chiudere il contratto del gas.
E questo significa:
• Risparmiare fino a 120 euro all’anno solo di quota fissa
• Avere una bolletta in meno da gestire
• Eliminare l’impianto a gas, con un guadagno anche in termini di spazio e semplicità
In questo scenario, il passaggio all’induzione è davvero vantaggioso su tutti i fronti: economico, pratico, ambientale e di sicurezza.
Quando invece non conviene (almeno per ora)
Se però in casa il gas viene ancora usato per il riscaldamento o l’acqua calda sanitaria, il discorso cambia.
In questi casi, mantenere l’impianto attivo solo per i fornelli non giustifica del tutto la spesa per passare all’induzione.
I vantaggi ci sono, ma rischiano di essere annullati dai costi di modifica e dalla necessità di aumentare la potenza elettrica.
In conclusione
Non esiste una risposta valida per tutti, ma ci sono delle indicazioni chiare:
• L’induzione è più efficiente, sicura e – in molti casi – più economica.
• Conviene davvero se puoi disattivare il contratto del gas, semplificando la gestione della casa.
• Se invece il gas serve anche per altri usi, il passaggio va valutato con attenzione.
Hai dubbi? Ti piacerebbe fare un confronto tra le opzioni disponibili per capire cosa conviene davvero, in base alla tua casa e alle tue abitudini?
Siamo qui per aiutarti.
Con un po’ di chiarezza e qualche dato alla mano, la scelta giusta si fa da sola.